L’attenzione di un istante – Ripalimolisani – maggio 2024

L’attenzione di un istante – Ripalimolisani – maggio 2024

Si capita in paese dell’Italia interna, e come se non per caso (sempre e comunque), anche se si è certi di aver programmato la sua visita. Questa sensazione di casualità convince di più e avvicina meglio alle cose che fanno parte dei paesaggi che ci circondano. Se non ci si sente un po’ persi non si può certo ritrovare lo sguardo adatto. Questo chiedono i luoghi: predisporsi allo smarrimento, disarmarsi  dalle conoscenze davanti all’aperto.

Le pietre che conformano i paesi sono state disposte per esigenze di sola utilità, pensiamo noi. Quello che si vede oggi, dietro le lenti delle nostre conquiste ipertecnologiche, è solo un pallore esangue, confermato da un referto dai bassi valori ematici, di ciò che è un corpo performante all’altezza dei tempi attuali.

Correggere bisogna sempre, questo solo importa. Nessuna politica dei luoghi, solo amministrazione del maquillage. Ma i corpi anziani dei paesi si nutrono di poco e con quel poco sono tranquilli. Paesi che vediamo sonnecchiare aggrappati alla collina e di notte come coroncine luminose di presepe. La parietaria diffonde libera e incontrastata nelle fessure tra le pietre antiche. In certi paesi è l’unico verde urbano. Infarcisce, riempie, infoglia, qualsiasi aperture in cui sia possibile trovare una ctonia accoglienza, un germinatoio per i semi fatto di sedimento di roccia antica e terriccio di accumulo nuovo.

La vita biologica pioniera che ha raggiunto, e superato, la storia paesana e si proietta direttamente nella postmodernità. C’è spazio soltanto per lo sguardo di chi una volta tanto ha voluto fare un giardino con la sola attenzione di un istante, giusto il tempo di fare una foto mentale, da rivedere prima di addormentarsi. Cacciatore d’immagini.

 

*Parietaria judaica