Ieri ho tentato di ritornare sul luogo dove due anni fa, durante una camminata, trovai un popolamento di una specie a me sconosciuta che poi si sarebbe rivelata come Peverina di Mantico*.
Di questa gracile pianticella annuale rara mi rimane solo il ricordo sfumato di quell’habitat temporaneamente umido di un basso paradiso perduto costellato di bianco.
Ho lanciato una sfida a me stesso per ritrovarla dopo che l’amico botanico mi ha detto che gli sembrava strano che potesse trovarsi in quel luogo così arido e roccioso.
Ci sono già ritornato due altre volte, ancora invano.
Sovrappongo la realtà fisica sotto i piedi con i ricordi e finisco col creare paesaggi paralleli dove il ricordare diventa immaginare in un gioco di rimandi mentali, topografici e vegetali.
Cerco una pianta e trovo molti paesaggi.
Mi chiedo se, trovando la pianta, questi vagheggiati paesaggi non me li perderei tutti assieme.
*Moenchia mantica (L.) Bartl.